Ricordando il proiezionista: Una storia d’Amore per il Cinema
Mi chiamo Giorgio Ferrato e sono nato nel gennaio del 1960 a Battaglia Terme, un pittoresco borgo d’acque ai piedi dei Colli Euganei. Questo luogo, con la sua atmosfera unica, ha sempre nutrito la mia creatività e la mia voglia di esplorare nuovi orizzonti.
Fin da giovane, ho coltivato un profondo amore per il cinema, la fotografia e la narrazione. Negli anni ’70, mentre frequentavo il liceo scientifico, ho lavorato come proiezionista in un cinema locale, un’esperienza che ha alimentato la mia passione per il grande schermo. Negli anni ’80, mi sono immerso nel mondo dell’Hi-Fi esoterico e della videoregistrazione, scoprendo le potenzialità della tecnologia al servizio dell’arte.
Parallelamente, ho intrapreso una lunga carriera nella grande distribuzione organizzata, crescendo professionalmente fino a ricoprire il ruolo di buyer senior. Nonostante gli impegni lavorativi, non ho mai perso di vista la mia passione per la creatività. Ho realizzato documentari per l’Università di Padova, concentrandomi su tematiche ambientali e fluviali, e ho ricevuto riconoscimenti per i miei progetti fotografici e video a tema paesaggistico e naturalistico.
Nel 2024, dopo aver concluso il mio percorso professionale, ho coronato un sogno che custodivo da tempo: scrivere il mio primo libro, Il Sogno. Questo racconto post-apocalittico e introspettivo rappresenta per me una nuova avventura, un modo per intrecciare le mie esperienze personali con i valori universali che mi stanno a cuore.
Oggi continuo a dedicarmi alla scrittura e ad esplorare nuove forme di espressione, mantenendo vivo il mio amore per la narrazione e per la natura. Spero che attraverso questo sito possiate scoprire qualcosa di me e magari trovare ispirazione per i vostri sogni.
I Ricordi di un Proiezionista
La foto sbiadita era l’unica cosa che gli rimaneva di quel mestiere che aveva amato tanto: il proiezionista. Era stato testimone di tante storie, raccontate sullo schermo del cinema Astra, a Battaglia Terme.
Aveva fatto sognare, ridere e piangere tante persone, con le sue mani esperte che maneggiavano le bobine di pellicola. Aveva sacrificato le sue serate, i suoi weekend, le sue occasioni d’amore, per restare fedele alla sua passione per il cinema.
Ma ora il cinema era cambiato. Le pellicole erano state sostituite dai dischi digitali. Le macchine da proiezione erano diventate silenziose e automatiche. Il cinema Astra era stato chiuso e demolito. Lui si era ritrovato senza lavoro, senza casa, senza amici.
Un giorno, mentre vagava per le strade della città, vide un cartellone pubblicitario che attirò la sua attenzione. Era il manifesto di un film che aveva proiettato tante volte, uno dei suoi preferiti. Il titolo era “Cinema Paradiso”. Il sottotitolo diceva: “Un omaggio al cinema e ai suoi proiezionisti”.
Si sentì una scossa nel petto. Forse era ancora in tempo per rivivere la sua storia. Forse c’era ancora qualcuno che lo apprezzava. Forse c’era ancora una speranza.
Decise di seguire il cartellone e di andare a vedere il film. Non sapeva che quello sarebbe stato l’inizio di una nuova avventura.
La Passione per il Cinema
Mi è rimasta soltanto questa foto, non solo a ricordare il tempo passato, ma a testimonianza di un vecchio mestiere quale era il proiezionista.
Ho passato tante serate in quella cabina del cinema Astra a Battaglia Terme, tra il rumore assordante della macchina da proiezione, tra il montare e smontare le “pizze” di pellicola, ho impegnato tanti Sabati e Domeniche quando i miei amici andavano a ballare ed a divertirsi con le ragazze.
Ma tutto ciò non mi è mai pesato, anzi il solo pensiero che un singolo uomo potesse con il suo lavoro trasmettere agli spettatori sentimenti, emozioni ed allegria mi gratificava. Ho sempre amato il cinema, in qualsiasi modo possa essere fatto ed inteso come libera espressione della creatività dell’uomo.
Dedico quindi queste poche righe a chi sente ancora nel cuore questo piccolo ma grande mestiere.