Intervista a Innocenzo Peci mastro vasaio di Ripatransone
Nell’Agosto del 2005, durante le vacanze estive, abbiamo visitato il caratteristico paese di Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno che, posto su un’alta collina, conserva in gran parte l’aspetto medioevale per la presenza di case, chiese e stretti vicoli che il tempo e l’uomo non hanno modificato.
Durante questa passeggiata, immersi in un angolo di storia, natura e tranquillità un anziano e distinto signore ci ha avvicinati pregandoci di far visita al suo laboratorio artigianale.
Abbiamo immediatamente acconsentito, ma eravamo completamente ignari dell’importanza dell’evento e nel contempo della personalità che avevamo davanti. Si trattava niente poco di meno che del Sig. Innocenzo Peci, mastro vasaio italiano proveniente da una famiglia di vasai di diverse generazioni.
Ci ha fatto visitare il suo museo personale, nonché ancora laboratorio, del vaso in terracotta e del fischietto, detto anche “cuco”. Per nostra abitudine avevamo con noi al seguito la videocamera, e gentilmente il Sig. Innocenzo ha acconsentito alle riprese e ad un’ intervista sul suo lavoro e l’arte del vasaio, alla storia della sua vita con racconti anche a volte molto toccanti del periodo della seconda guerra mondiale.
Possiamo dire ora che oltre ad aver avuto l’onore ed il piacere di conoscere questa splendida, grande ed umile persona, di aver avuto l’occasione di “catturare” un piccolo pezzo della nostra storia italiana.
Ci sentiamo quindi non solo in dovere, ma anche nel cuore di ringraziarLo per la Sua gentilezza ed ospitalità, un sincero grazie a Mastro Innocenzo.
La storia di Innocenzo Peci
Innocenzo Peci nasce a Ripatransone (AP) il 22 aprile 1922 da una famiglia di diverse generazioni vasai. Orfano di padre (Antonio) a tre anni, dopo gli studi elementari a 13 anni intraprende l’attività di famiglia insieme ai fratelli maggiori (Emidio e Terzo) e allo zio (Cesare).
Il 19 gennaio 1942 parte per il servizio militare, si congeda il 22 luglio 1946 ottenendo due riconoscimenti: il primo al merito del governo inglese per la sua collaborazione con la 5° armata, il secondo del Ministero della Guerra Italiana diploma d’onore per la partecipazione alla Guerra di liberazione nel Gruppo Combattimento “Mantova”.
Terminata la grande guerra ricomincia il lavoro di vasaio che esercita fino al 1961.
Nel dicembre 1989 è tra i soci fondatori del Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana di Ripatransone donando 125 pezzi ed esercitando per cinque anni l’attività di guida museale attiva.
Nel 1991 e nel 1992 è maestro al l° e 2° Corso di Vasaio organizzati dal Museo della Civiltà Contadina.
Lasciata la collaborazione con il Museo nel 1993 inizia la realizzazione, con il contributo dei concittadini, presso la propria abitazione della bottega del vasaio con 400 manufatti e pone le basi per il museo del fischietto, che oggi comprende circa 800 pezzi.
Testo tratto dal sito web sito www.olivierilillo.it