La mia stazione la mia ferrovia il mio paese… e la storia continua
Raccontare del mio territorio è sempre stata fonte personale di grande soddisfazione. Forse a volte esagero un po’, ma sento che esprimere a voi lettori il grande amore che ho per il mio paese natio attraverso l’uso della scrittura, della fotografia e della videografia, mi fa inevitabilmente star bene, e soprattutto dona luce ad un piccolissimo pezzetto di territorio della nostra amata Italia.
Sono sempre stato innamorato e grande appassionato della ferrovia, e per chi non l’ha ancora fatto vi consiglio di andare a leggere e vedere la pagina che ho scritto tempo fa dal titolo: “La mia stazione, la mia ferrovia, il mio paese. Racconti di un tempo passato” uno spaccato di un tempo vissuto attorno alla stazione ferroviaria di Battaglia Terme (PD) e soprattutto del territorio che la circonda, luoghi nei quali sono nato e vissuto.
La storia della mia ferrovia continua, nel senso evolutivo del termine, ed il nuovo video che viene presentato dal “sapore” prettamente ferroviario racconta l’evoluzione dei trasporti. Devo però ammettere che forse in modo un po’ nostalgico, preferivo quella ferrovia di un tempo più a misura d’uomo, meno tecnologica sicuramente ma più legata ai valori umani, ove uomini e macchine erano legati indissolubilmente. Questo grande valore ha contribuito fortemente a creare la storia e l’unità d’Italia.
Il risultato è di un video in alta risoluzione in 4K accompagnato dai soli e puri rumori naturali, gaudio per gli appassionati. Alla fine, in prossimità dei titoli di coda, ho voluto inserire un breve spezzone ricavato dai miei archivi, che vuole fantasiosamente rappresentare il viaggiatore di un tempo che guarda dal finestrino del treno e si lascia cullare dal ritmo del treno e dallo scorrere del paesaggio.
Queste immagini sono accompagnate da una magistrale colonna sonora dal titolo “Pensieri indelebili” del grande amico compositore musicale Sandro Perrotta di Termoli.
2 Responses
Buongiorno signor Giorgio per come lei esprime i valori della propria terra mi rammenta anche la mia che nei tempi che furono la si amava molto di più di adesso, dove tanto inquinamento non esisteva, la terra e la vita, amore, gioia è quant’altro, dovremmo amarla a prescindere dalle proprie radici, grazie è buona giornata.
Innanzitutto grazie Luigi per il profondo commento personale. Sono in linea con lei, la terra va amata ovunque ci si trovi, e non calpestata e brutalizzata come stiamo facendo. Se l’umano si facesse coinvolgere emotivamente da un solo secondo del suo tempo dalla bellezza che ci attornia beh…. sicuramente quella gioia interiore ritornerebbe nei nostri cuori. Grazie ancora per il suo pensiero.