Ricordi del Santo Natale: un giorno speciale dedicato alla Famiglia
Oggi è il giorno del Santo Natale, e per questa occasione contrariamente alle mie abitudini ed al mio modo di essere, mi sono espressamente travestito da Babbo Natale ed assieme al mio gatto Ernesto, mia fonte di grande ispirazione, ho voluto scrivere un articolo sul mio blog personale dedicando questa giornata speciale alla Famiglia.
E’ qualche tenero ricordo quello che vi sto raccontando, quando si passava la giornata del Santo Natale a casa dei genitori, a casa di mamma Anna e papà Gastone.
Il clima festoso e frizzante iniziava per tradizione una settimana prima.
Non era solamente per la gioia della preparazione degli addobbi natalizi, ed il mio fratellino Daniele in questo ne era maestro, non era per il solo arrivo di papà con la cesta natalizia aziendale contenente ogni ben di Dio in materia di dolci e spumeggianti leccornie, ma la Regina di tutte le Regine la faceva la mamma per eccellenza!
Era lei che iniziava a preparare in cucina il grande pranzo di Natale, con tanta maestria e soprattutto amore. Ricordo che il tradizionale pasticcio fatto con le lasagne, la besciamella ed il ragù di carne, tutti ingredienti realizzati artigianalmente in casa, veniva preparato qualche giorno prima e lasciato ancora da cucinare nel freddo sgabuzzino di casa.
Non era solo un fattore di conservazione, ma di lenta amalgama degli ingredienti, e francamente devo dire che quel pasticcio è rimasto solo nei nostri ricordi, di così buoni e speciali non ne ho più mangiati.
La sera della Vigilia il clima era particolarmente frizzante, io ed il fratello maggiore Mauro dovevamo tenere a bada il “picenin” ovvero il fratellino Daniele, che era talmente euforico da dimenticare che bisognava andare a letto.
Però a pensarci bene anch’io provavo questa tenera emozione, e francamente devo dire che ancora oggi quando si avvicina il festoso clima del Natale nutro i medesimi sentimenti, assieme a mia moglie Debora, perenne segno che entrambi siamo rimasti ancora fondamentalmente bambini.
Il giorno di Natale era un momento di gioia e entusiasmo per lo scambio dei regali da parte di tutti. Era un momento speciale e intenso. Mi ricordo della sala da pranzo che si trasformava per l’occasione, accogliendo calorosamente la Famiglia con un particolare profumo natalizio.
Il suono di un vecchio giradischi trasmetteva la musica classica tradizionale, che papà amava molto.
Non poteva mancare il ricordo della cucina, o meglio il laboratorio specializzato in alta gastronomia, un mix di odori, profumi e sapori, accompagnati dall’amore di mamma.
Non mancava mai il profumo del pane fatto in casa, simbolo eterno di ogni famiglia, e se avanzava tempo, oltre al dolce natalizio, c’erano anche le famose meringhe, cotte lentamente nel forno e poi riempite sapientemente da mamma con panna montata di ottima qualità.
Spesso il giorno di Natale in quegli anni era gelido e nevoso, e le vie del paese erano tutte innevate ed addobbate a festa, rendendo così l’atmosfera ancora più calda e caratteristica. Ma nonostante ciò, eravamo comodamente al calduccio di casa e, nell’attesa dell’evento più importante, anche noi ragazzi aiutavamo la mamma.
E quali erano i nostri compiti da fare? Il fratellino Daniele era intento ad aprire i suoi regali, papà e Mauro assistevano nonna Maria nella preparazione della sala da pranzo, mentre io andavo in cucina per assaggiare le primizie, ed inevitabilmente litigare con nonna Adalgisa perché entrambe eravamo troppo golosi.
Nel corso del tempo noi fratelli siamo cresciuti e diventati uomini, ed abbiamo creato nuove famiglie, fa parte della natura umana.
Ecco allora che questa festività dedicata alla Famiglia si è arricchita di nuove voci, di nuove persone e soprattutto cosa ancor più bella, sono arrivati i nipotini.
I bambini, Giacomo e Davide, sono stati per anni fonte di gioia durante queste occasioni, e soprattutto hanno donato agli adulti grandi emozioni con la loro purezza d’animo.
“Tutti a tavola” esclamava la mamma, divenuta oramai anche nonna.
Ed anche la nostra gatta di casa Sissy, che fino a qualche minuto prima dormiva vicino al termosifone, con un balzo felino era già in sala da pranzo.
Le pietanze, i cibi sapientemente creati da mani esperte, danzavano a suon di musica tra i commensali, ed era un connubio di gioia e profumi, di voci e sorrisi che si incrociavano…era Natale, la festa della nascita di Gesù, la festa dei bambini e delle famiglie.
Ora rimane solo questa foto sbiadita dal tempo, per tradurre ancora oggi gli echi di quei commensali, rimane solo la consapevolezza di aver vissuto intensamente in quei momenti la Famiglia.
Lo stupendo ed antico candelabro posizionato al centro della sala da pranzo, ha continuato per anni ad illuminare la festa del Santo Natale, ma anche lui un po’ alla volta si è teneramente affievolito.
Prima i nonni, poi gli zii e per ultimi i nostri genitori, hanno ben pensato di andare a vita migliore, lasciando a noi figli, nipoti, cugini il ricordo della nostra tenera gioventù, il ricordo del bene, il ricordo della Famiglia e del Santo Natale, per me una festa speciale.
Solo un ultimo pensiero che voglio condividere ancora con voi care lettrici e cari lettori, ogni anno io e mia moglie Debora amiamo rivedere alla vigilia di Natale il famoso film di animazione “Polar Express“, e possiamo tranquillamente affermare che per noi la campanella suona ancora, come per tutti coloro che credono sinceramente nella magia del Natale.
Nella speranza che questa storia personale dettata dal cuore e dai ricordi possa ridestare in voi il consueto ed importante spirito Natalizio…
2 Responses
Grazie Alberto del tuo commento, ti consiglio caldamente di guardare il film Polar express in famiglia, è un toccasana per tutti, oltreché un grande film di animazione. Buon Natale
Bellissimo!!! Grazie di questo bel post, la famiglia è la forza positiva dell’umanità, ecco perché la stanno smantellando, bisogna diffondere più che possiamo questi valori. Grazie mille carissimi e buone feste…PS andrò a cercarmi Polar Express…