Villa Selvatico Sartori Emo Capodilista, un documentario del 1976
Siamo negli anni ’70 e con il fratello maggiore Mauro ed alcuni amici, tra cui il caro amico scomparso Fabio Foladore, giravamo spesso per i colli e lungo la ferrovia sempre alla ricerca di angoli nuovi da scoprire. Una cosa in modo particolare ci incuriosiva, visitare Villa Selvatico ed il suo meraviglioso parco in quanto la sua imponenza ed il suo fascino ci aveva a dir poco stregati.
L’adrenalina era tanta poiché avevamo paura che il custode ci scoprisse, ma altrettanta era la curiosità, e quando si è giovani un po’ di incoscienza non guasta.
Furbescamente riuscimmo ad entrare e con grande interesse visitammo ogni angolo di quella villa, antica dimora di nobili di un tempo. Eravamo talmente suggestionati da sentirsi parte di Lei, come avessimo già vissuto in un’altra era quei momenti. Una cosa però saltò subito all’occhio di tutti noi, lo stato di degrado ed incuria al quale era stata lasciata.
Ne parlai al tempo con la mia Professoressa di storia dell’arte a scuola, con l’amico Franco Sandon e con suo fratello Gianni, e da qui nacque l’idea di costituire un comitato per la salvezza della Villa Selvatico, il C.V.S..
Vennero scattate inoltre parecchie fotografie che vennero poi inserite in una mostra allestita presso la Biblioteca Comunale di battaglia Terme, l’idea era quindi di rendere pubblica la situazione in cui versava questa splendida perla dell’arte e sensibilizzare quindi il paese, e non solo.
Va aggiunto un vivo ringraziamento all’amico e compagno di liceo Alberto Bottiglione con il quale potemmo realizzare nel 1977 questo breve filmato in pellicola super 8 con colonna e commento sonoro.
La sua posizione su Google Maps